Nel 2003 le Forze di Coalizione hanno rinvenuto un deposito di libri e documenti impregnati d’acqua nel seminterrato del quartier generale dei servizi segreti di Saddam Hussein, a Bagdad. Il contenuto di tale materiale riguardava la comunità ebraica in Iraq e conteneva migliaia di testi, documenti, testi sacri e manoscritti, la maggior parte dei quali presentava uno stato di conservazione assai compromesso. Data l’importanza storica e culturale del materiale, è stato chiesto ai National Archives di Washington di occuparsi del materiale recuperato, al fine di salvarlo e preservarlo.
Da tale lavoro è stata tratta una mostra, Discovery and Recovery: Preserving Iraqi Jewish Heritage, che si svolgerà nelle sale dei National Archives di Washington e che durerà fino al 5 gennaio 2014. La mostra, in lingua inglese ed araba, racconterà cinque secoli di storia ebraica in Iraq attraverso la storia dei documenti restaurati, mostrandone inoltre il processo di recupero e salvaguardia per il futuro. Sarà evidenziato il ruolo dei testi all’interno della vita ebraica e della loro tradizione e l’importanza della loro cultura religiosa e non all’interno dell’Iraq e, per mezzo di una serie di documenti recenti, sarà illustrata la complessità della vita ebraica all’interno del paese tra il XIX e il XX secolo, fino alla presentazione di una legge del 1951 relativa al congelamento dei beni delle famiglie ebree irachene.
Tra le opere in esposizione saranno presenti una Bibbia Rabbinica edita a Venezia nel 1568, un Talmud babilonese e un frammento di rotolo della Torah.
L’intero materiale recuperato sarà digitalizzato entro la primavera del 2014.
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