A tu per tu con… Tiberio Timperi

Nei tuoi occhi di bambino”, edito da Longanesi, è il romanzo scritto dal giornalista e presentatore televisivo Tiberio Timperi. Il libro tratta un tema attuale, senza banalizzarlo ma aggiungendo quel tocco di dolcezza che non è così semplice riscontrare in letteratura quando il protagonista è una figura paterna. Leonardo ha un figlio ma, dopo il fallimento del proprio matrimonio, non gli viene permesso di fare il padre come invece vorrebbe: si scontra con difficoltà e questioni legali, ansie e solitudine ma con perseveranza cerca di ritagliarsi spazi di vita quotidiana con il piccolo Matteo. Alcuni punti portano quasi alla commozione: quando il papà racconta della prima volta che il figlio ha mangiato il gelato con il cucchiaino o quando vanno in vacanza insieme… Scegliendo una struttura diaristica, Timperi favorisce una lettura sciolta e l’immediatezza delle immagini attraverso l’uso di frasi semplici e molto brevi, come se fosse un flusso di pensieri. Cerchiamo di entrare meglio nel libro ponendo alcune domande all’autore.

E’ riuscito a rendere bene il senso della vita quotidiana di un padre separato con un figlio che spesso manca all’immaginario collettivo. In che misura pensa sia stata utile la formula del diario per affrontare un argomento così, sempre più attuale e difficile?

Per impostazione sono un cronista e quindi mi bastano poche pennellate per tratteggiare le situazioni. La struttura del libro è nata naturalmente, quasi di pancia si potrebbe dire.

Il padre si sente un osservato speciale quando sta con il figlio e quando lo riporta dalla madre scattano dei veri controlli, si potrebbe citare ad esempio l’episodio in cui vi è l’elenco di tutto il materiale nella borsa che viene spuntato sul foglietto per vedere se torna indietro…

Il padre è vittima di una donna che è irrisolta e non si mette in discussione. Molti padri dopo la separazione vivono situazioni simili e devono fare i conti con momenti difficili, con situazioni che mai si sarebbero immaginati.

Dal libro la scuola non ne esce bene: il padre viene visto attraverso gli occhi e i discorsi della madre e considerato (quasi?) un genitore di serie b. Si vogliono forse anche sottolineare i limiti di un sistema e proporre alcuni spunti di riflessione in particolare? 

Nel libro ho descritto come si crei un circolo vizioso tra una madre malevola e le altre madri, come se il padre non fosse capace di fare il genitore e di badare nel modo corretto al figlio e quasi come se non avesse diritto di fare il padre. Purtroppo c’è gente stupida che non approfondisce e ciò porta alla calunnia e al pregiudizio. Occorre scalzare questa mentalità. Il libro è improntato a un sano realismo e descrive una realtà amara.

Vi sono parti che in modo molto schietto raccontano la guerra tra i genitori, così la definisce lo stesso papà protagonista del libro. Eppure, nonostante questo aspetto a cui non manca mai riferimento, il libro è estremamente dolce e parla di amore. Il libro termina con il racconto della vacanza a Disneyland. Vuole essere un modo per guardare all’orizzonte con serenità nonostante la difficoltà della situazione tratteggiata che di sicuro non può dirsi mai completamente risolta? 

La gita è una fuga che il padre si è costruito per vivere il rapporto con il figlio lontano dalla madre sciacallo. Ma non tutte le donne sono uguali e nel libro ciò appare anche grazie alla figura di Caterina. C’è una grande lezione infine: la vita riserva sorprese.

 Acquistalo scontato su IBS.it, disponibile anche in ebook!

0

Ti potrebbero interessare...

  • claudia

    la ex moglie ha già smentito a mezzo stampa tutte le balle dell’ex marito.
    claudia

  • http://www.tiberiotimperi.it gaetano

    Salve, volevo mettere in evidenza e far conoscere all’opinione pubblica un mio enorme problema personale con l’auspicio di trovare un modo più celere per scavalcare la lenta burocrazia che purtroppo mi attanaglia e che non mi permette di poter vivermi a pieno o anche in parte le due mie figlie gemelle con l’età di quasi tre anni e che non vedo da ormai troppo tempo. Sono un padre disperato, ho 4 (quattro) figlie femmine avute con due donne diverse. Le prime hanno rispettivamente 18 e 16 anni, avute dalla mia ex moglie di cui sono ormai divorziato da circa 12 anni e che abitano lontano a 600 chilometri di distanza nella città di Taranto e quindi per problemi sia economici che logistici le vedo solo 4 volte all’anno. Le altre due hanno quasi tre anni, avute da una convivenza durata circa tre anni, sono gemelle e abitano a circa 150 chilometri di distanza nella provincia di Frosinone (Castro dei Volsci). Vorrei poterle vedere spesso andandole a trovare piu’ volte all’interno o alla fine della settimana e anche se sono in una situazione economica molto grave sono disposto a affrontare qualsiasi tipo di spese di viaggio di andata e ritorno pur di incontrare le mie figlie. Io sono residente a Roma in viale di Tor di Quinto ed essendo un militare sono precariamente alloggiato in una caserma con altre persone pagando comunque la somma mensile di circa 50 euro. Purtroppo stando in queste condizioni logistiche non avendo le possibilità nonchè l’opportunità di far venire le mie due figlie residenti a Taranto, sono costretto ad incontrartle saltuariamente. La madre delle altre due figlie gemelle SI RIFIUTA CATEGORICAMENTE ed INESORABILMENTE di farmele vedere e siccome mi mancano terribilmente a dire che sono avvilito e abbattuto per questa situazione è un eufemismo. Da premettere che invio il mantenimento alle mie figlie di Taranto, così come previsto dalla sentenza del Tribunale di Taranto e per quanto mi è stato possibile ho contribuito al sostentamento anche delle gemelline, ma la madre continua insistentemente a negarsi a qualsiasi tipo di contatto sia telefonico che diretto. Inoltre la stessa oltre a non farmele vedere non mi mette a conoscenza del loro stato di salute, del loro svolgimento della giornata, della loro situazione scolastica e non mi permette neanche di farmele sentire al telefono in quanto mi rifiuta qualsiasi tipo di contatto, mi trasferisce continuamente le chiamate e non risponde ai miei disperati appelli e richieste di incontro con le mie due figlie. Lei economicamente sta bene, ha un lavoro stabile e possiede una casa grande, una al mare, proprietà di terreni con la famiglia ed ancora altre proprietà permettendosi oltre a svolgere una vita adagiata anche un buon avvocato a differenza mia che purtroppo non ne ho facoltà. Inoltre porta in giro le mie figlie in ogni posto al mare e in vacanza, non curandosi dei loro e dei miei bisogni che hanno facendogli mancare la presenza del padre stesso e dei miei genitori in quanto nonni e che sentono anche loro continuamente e costantemente la loro mancanca.
    Questo vuole essere un disperato appello di un padre sempre presente che ha fatto sempre tanto e che alla fine si è ritrovato brutalmente allontanato dalla abitazione della madre delle due gemelle senza aver diritto di poter dare la presenza e l’amore di un padre che ha riconosciuto legalmente e ama i propri figli. Quanto sopra chiedo la possibilità e l’opportunità di poter incontrare quanto prima le mie figlie gemelle in quanto me le nega spudoratamente

Login

Lost your password?

Per continuare a navigare su questo sito, accetta l'informativa sui cookies maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi