Paola Calvetti, giornalista del Corriere della Sera e di Io Donna, è autrice di numerosi romanzi, l’ultimo dei quali è Olivia ovvero la lista dei sogni possibili, un romanzo magico con una protagonista femminile che ti entra nel cuore. Paola ha accettato di rispondere a qualche domanda e di raccontarci com’è nato il personaggio di Olivia, condividendo con noi qualche pillola di felicità. Siate pronti alle sorprese!
Di questo romanzo, oltre la magia che emana, mi ha colpito la capacità di osservare e descrivere i personaggi con serietà e vero amore, dipingendone un ritratto realistico, sincero. C’è qualcuno che l’ha ispirata per il personaggio di Olivia?
Sono una scrittrice curiosissima e come molti scrittori… origlio. Ovunque: sul tram, nei bar, sul treno, per la strada, sotto l’ombrellone.. Origlio e, talvolta, prendo appunti. Olivia è un romanzo dove il mistero e la magia dell’istante hanno molta importanza, ma è anche una storia di oggi, molto concreta e realistica: conosco tante Olivie, trentenni e anche più giovani. Poi ad ispirare, se si può usare questa parola, è la vita, in generale.
Il messaggio del romanzo è positivo e, dato il periodo di crisi in cui ci troviamo, estremamente attuale: guardare avanti con coraggio ed imparare ad apprezzare la felicità delle piccole cose. Pensa che la lettura sia tra queste? E che aiuto possono dare i libri (e chi li scrive) in un momento storico come il nostro?
La lettura è uno dei miei (e di altri, molte altre persone) rifugi, nidi, a volte una bolla nella quale affondo per non pensare. Mi capita addirittura di astrarmi completamente, di non esserci più, di essere trasportata nel romanzo (leggo soprattutto narrativa): dunque in tempi come questi, il libro è un bene rifugio. Oltre a questo aspetto diciamo “di distrazione dal reale”, il libro può aiutare a riflettere ed è necessario per cambiare strada, perché dobbiamo cambiare strada, concepire e vivere una nuova Era. Più sobria, meno consumistica e dove eguaglianza e diritti umani siano protagonisti. Posso parlare di Nuova Etica?
Quali sono i suoi autori preferiti? Ci consigli un romanzo che un Amante dei libri non può non leggere.
Ne ho moltissimi, perché sono una lettrice onnivora. Spesso cialtrona, nel senso che leggo come capita, senza pregiudizi (esclusi ovviamente i romanzi cretini eh!). Fra i contemporanei, leggo sempre Peter Cameron, Melania Mazzucco, Michael Cunnigham, Jeanette Winterson. Ora ho scoperto un autore olandese che consiglio, Herman Koch, autore de “La cena” e “Villetta con piscina” che sto leggendo. Un romanzo che un Amante dei Libri non può non leggere, se devo sceglierne uno, è Guerra e pace.
Serendipità: se ne parla spesso nel romanzo…anzi, è la forza che porta Olivia e Diego a gravitare nella stessa orbita e, finalmente, a trovarsi. Quanto conta nella vita? Come scrittrice, le è capitato di iniziare una storia in un modo e di trovare poi, in corso d’opera, un soggetto più interessante?
La serendipità è un modo di vivere, significa essere aperti alle sorprese, all’inedito, all’inatteso. Io sono molto “serendipitosa” nella vita di tutti i giorni. La serendipità, per restare in tema, in una libreria è un classico: provate a entrare in una libreria magari cercando un libro. Non chiedete al libraio, girate fra gli scaffali e vedrete che ne uscirete, magari, con un libro diverso da quello che cercavate…
Quale messaggio può trasmettere a “Gli amanti dei libri”?
Senza moralismi o paternalismi, quello che mi sento di dire è: continuiamo a leggere e a esortare alla lettura. La conoscenza è la forma di lotta più potente, il veicolo di crescita (anche interiore e spirituale) più acuto e utile. Chi legge… è pericoloso persino per il potere…