A tu per tu con… Diego De Silva

Oggi, venerdì 17 maggio, la Giulio Einaudi editore ha proposto un’ora con Diego de Silva, in occasione della pubblicazione del libro Mancarsi. Lo incontriamo per parlare della sua ultima fatica letteraria.

Scrittore di celebri romanzi come La donna di scorta (2001), Certi bambini (2001, premio selezione Campiello), Voglio guardare (2002), Da un’altra carne (2004), Non avevo capito niente (2007, Premio Napoli e finalista premio Strega), Mia suocera beve (2010), Sono contrario alle emozioni (2011), in Mancarsi (2013) nasconde la profondità in superficie attraverso la storia di due personaggi che si sfiorano senza incontrarsi mai veramente.

Lei è giornalista e collaboratore del Mattino, napoletano di nascita e salernitano di adozione, cosa ne pensa del rogo di Città della scienza?

Il rogo di Città della Scienza è stata una tragedia per la città di Napoli, ci vorrà molto tempo e una politica molto attenta per sanare questa enorme ferita.

Come mai ha deciso di allontanarsi dal giallo, quindi dal suo personaggio Vincenzo Malinconico?

Ritengo di non potermi considerare un giallista vero e proprio, direi piuttosto di essere stato coinvolto in progetti dalle tonalità un po’ cupe.

Irene e Nicola sono personaggi di fantasia o nascono da una sua analisi delle relazioni?

È letteratura. Quando uno scrive la vita scappa, quello che è importante è ciò che il lettore trova di se stesso in ciò che legge. Ho cercato di far parlare i pensieri e le sensibilità di certe condizioni sentimentali.

Dopo tanti “mancarsi” i protagonisti alla fine si trovano? Lei crede che nella vita sia così? I pezzi complementari prima o poi si trovano sempre?

Non sappiamo in realtà se si trovino ma sappiamo che sono nello stesso posto, l’importante è che sia il lettore ad immedesimarsi e a chiedersi cosa avrebbe fatto lui al posto dei protagonisti. La realtà offre spunti, sta all’uomo saperli cogliere. I lettori dovrebbero trovare nei libri qualcosa della loro vita, senza però che l’autore abbia qualcosa da insegnargli.

 Progetti letterari futuri?

Mancarsi è uscito a Gennaio e sono ancora in promozione, sento tuttavia la necessità di raccogliermi, magari a Salerno, città che sento più vicina a me.

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