A tu per tu con… Aldo Cazzullo

 

Aldo Cazzullo, noto scrittore ededitorialista del Corriere della Sera, sta girando l’Italia con il suospettacolo teatrale, tratto dal suo libro “Viva l’Italia”, dedicato alla storiadel nostro Paese, in occasione dei 150 anni dell’unità d’Italia.

Come nasce l’idea di portare questo libro a teatro, in cui lei ricopreil ruolo di lettore e commentatore a fianco di attori e musicisti?
<<In realtà si tratta di unvero e proprio spettacolo teatrale, durante il quale vengono letti storieitaliane e di italiani tratti dal libro, accompagnati da musiche ed immaginicome ad esempio quelle che ritraggono i grandi quadri dei pittori italiani,compresi quelli ospitati nei grandi musei all’estero>>.

Quali musiche avete scelto e quali altre immagini vengono proiettatedurante lo spettacolo? <<Ovviamente lo spettacolo si apre con l’innodi Mameli che viene cantato da tutti compreso il pubblico e poi abbiamo sceltoalcuni canti risorgimentali ma anche alcune canzoni di Francesco De Gregoriparticolarmente significative come appunto “Viva l’Italia” e “Il cuoco diSalò”; le canzoni accompagnano la proiezione di immagini di grandi quadri, dellebellezze italiane, del Risorgimento e della Resistenza>>.

Girando l’Italia con il suo spettacolo che idea di Patria ha trovatonelle piazze del Belpaese?
<<Noi italiani siamo legatialla nostra nazione più di quanto siamo disposti ad ammettere; infatti ilcentocinquantesimo anniversario dell’unità d’Italia è stato un grande successo.Pensiamo solo a Benigni che prendendo spunto dal mio libro ha moltiplicatol’efficacia del messaggio; pur nelle sue differenze, l’Italia di oggi è piùunita di quello di ieri. Basti pensare che l’inno nazionale e la bandiera nonsono più simbolo di una parte politica; l’Italia dei campanili non è certoincompatibile con l’idea di patria>>.

Ha portato “Viva l’Italia” anche al Nord ed in particolare a Casciagonel varesotto, terra natia degli “Amanti dei Libri”. Che accoglienza ha avuto?
<<A parte qualchedispettuccio in alcune località, al nord ho sempre trovato grande accoglienza egli esponenti della Lega Nord non hanno mai rifiutato il confronto. A propositodi leghisti varesini, in un dibattito a Milano sono riuscito alla fine a farpronunciare anche al ministro Maroni la frase “viva l’Italia”, anche se poi Maroniha aggiunto “federale”; stesa cosa mi è capitata durante i dibattiti con ilgovernatore del Veneto Zaia e con il sindaco di Verona Tosi. Non dimentichiamopoi che lo stesso Bossi ha aperto il suo comizio di Bologna alle ultimeamministrative con l’inno di Mameli>>.

Quindi un Nord affezionato all’unità d’Italia; mentre al Sud il climacom’è?
<<Al Sud e la cosa mi hasorprese ho trovato molte resistenze all’idea di patria e di unità nazionale; nelMezzogiorno si respira un’aria di profondo risentimento contro l’unità d’Italiae anche contro il Nord che viene accusato, a mio parere ingiustamente, di avercolonizzato il Meridione attraverso una guerra civile>>.

Nel suo spettacolo si parla anche di politica?
Assolutamente no; l’unico intentoè quello di proporre al pubblico il racconto di tante storie italiane e valorieterni, rivolgendosi a tutti, senza pregiudizi e senza giudicare nessuno; allafine di ogni spettacolo vedo sempre brillare gli occhi degli spettatori; occhiche brillano di emozione e dell’orgoglio di sentirsi italiani>>.

Il Direttore Responsabile
de “Gli Amanti dei Libri”
dr. Matteo Fontana 
Riccardo Barbagallo

Lavoro da qualche anno nell'editoria, mi occupo di comunicazione per editori e autori e sono un digital addicted. Al contrario di altri, non mi posso definire un lettore da sempre, 'La coscienza di Zeno' in prima media è stato un trauma troppo forte da superare per proseguire serenamente la relazione con la lettura. Più avanti ho deciso di leggere un libro per piacere, e non per obbligo, ed è stato lì che ho capito quale sia la vera forza della lettura: la capacità di emozionare. Credo che sia questo il segreto, se così possiamo definirlo. Non ho più smesso.

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