A margine dei meridiani – Georges Simenon

Titolo: A margine dei meridiani
Autore: Georges Simenon
Data di pubbl.: 2021
Casa Editrice: Adelphi Editore
Genere: Letteratura di viaggio
Traduttore: Giuseppe Girimonti Greco e Francesca Scala
Pagine: 223
Prezzo: € 16,00

«Che ne dite, se via via che macino meridiani e faccio scalo qua e là, provo a mandarvi, di tanto in tanto, qualche nota a margine del mio giro del mondo?  Semplici cartoline, insomma, senza pretese».

Georges Simenon, scrittore immenso, nella sua vita ha viaggiato molto e delle sue erranze ha lasciato resoconti straordinari che sono grande letteratura.

Adelphi ha iniziato a pubblicare queste pagine meravigliose. Arriva in libreria A margine dei meridiani, articoli scritti dal grande scrittore belga tra il 1933 e il 1939.

Album di viaggio in cui Simenon ci fa vedere, attraverso le sue osservazioni lucide e argomentate, il mondo che ha visitato.

Lo scrittore è nudo e getta la maschera e attraverso la sua magnifica narrativa ci conduce dai paesi del freddo del Nord Europa al caldo torrido di Tahiti, passando per le Galapagos e il canale di Panama.

Con il sentimento del viaggio nella penna Simenon afferma di mettersi in cammino per trovare nei suoi racconti l’uomo nudo.

La sua scrittura ha lo stesso ritmo incalzante che troviamo quando leggiamo i suoi romanzi duri.

Quando racconta la storia dei disgraziati nell’arcipelago della Galapagos e il dramma che si consuma tra quei compagni di sventura, Simenon come uno schianto ci appassiona alle vicende di questi occidentali che sono finiti nell’inferno mentre lì cercavano un paradiso terrestre.

«Quello che, secondo me, rende questa vicenda un dramma molto più appassionante di qualsiasi storia di nudisti un po’ tocchi è l’origine dei protagonisti e i loro trascorsi»

Simenon ci mostra i suoi appunti di viaggio e ci narra le vicende tragicomiche dei suoi bizzarri personaggi, proprio come fa nei suoi romanzi, ci mostra l’uomo con tutti i suoi difetti.

Nel 1939 ascrive da Panama, che lui definisce l’ultimo crocevia del mondo, e di quel canale e del suo universo di merci e persone.

Panama, come tutti i crocevia, entra nella leggenda. «Infatti, scrive Simenon – se da un lato i crocevia del mondo, si ingrandiscono a una velocità prodigiosa, dall’altro non conservano a lungo la loro innocenza».

Nel 1935 Simenon raggiunge Tahiti e resta incantato dall’isola che lui definirà l’arcipelago degli amori.

Lo scrittore descrive le atmosfere, si lascia rapire dalle suggestioni degli abitanti dell’isola, che guardano il mondo e le sue difficoltà con gli occhi dell’amore.

A margine dei meridiani è un libro in cui Simenon ci invita al viaggio con la sua scrittura che è un punto privilegiato sugli orizzonti perduti e su quelli da ritrovare.

Lo scrittore ci spedisce le sue note a margine dal suo giro del mondo. Sulle sue semplici cartoline, senza pretese, c’è la grande letteratura.

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