Adnkronos, 21 novembre ore 16.46
“Se nascessi ora come scrittore e avessi vent’anni proverei anch’io a pubblicare su internet”. Edoardo Nesi, il romanziere di Prato incoronato dallo Strega nel luglio scorso con ‘Storia della mia gente’, edito da Bompiani, commenta cosi’, con l’Adnkronos, la diffusione del self-publishing, la pratica di pubblicare le proprie opere attraverso il web affidandosi ai siti specializzati.
“Per un giovane autore o aspirante tale -commenta Nesi- e’ molto importante farsi leggere. Quindi credo che chi decide di pubblicare su internet fa bene”. Tuttavia, aggiunge il premio Strega, “non so dire se questa sara’ la nuova frontiera dell’editoria. Io sono ancora molto attaccato al libro. Leggo a volte, quando devo, sul terminale ma preferisco sempre leggere i libri di carta che continuano a piacermi di piu'”. Per Nesi, comunque, quello del self-pubblishing e’ “un fenomeno interessante”.
“Capisco perfettamamente -aggiunge- chiunque voglia attirare l’attenzione su cio’ che scrive. Mi sembra anche un segno di fiducia nei propri mezzi”. Quanto poi al futuro dell’editoria, Nesi spiega: “Non credo che gli editori non ci saranno piu’. Ma opporsi a cio’ che arriva, quando non c’e’ una ragione vera, e’ sempre sbagliato”. E poi, conclude lo scrittore, “mi metto nei panni di cerca di farsi ascoltare e farsi leggere e non ci riesce. Fa bene a tentare questa strada”.